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CAIVANO. Rossi (Inperoso Tours): “Sogni paralizzati. Vi faccio una promessa”

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Crescenzo Rossi (Inperoso Tours), in questo periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19, ha affermato:

SOGNI PARALIZZATI. MA VI FACCIO UNA PROMESSA

Il Covid19 ha paralizzato tutto. Anche i sogni.

Questa emergenza inaspettata ci sta coinvolgendo direttamente da settimane, prima di tutto come esseri umani, poi anche come lavoratori e imprenditori.

Nelle settimane scorse la mia azienda ha dovuto dare il meglio di sè.

Abbiamo fatto tornare a casa chi era lontano, gestito le emergenze e i rimborsi, abbiamo creato una task force per aiutare tutte le persone che si trovano fuori per lavoro e per turismo che non riuscivano a rientrare per continue cancellazioni di voli dovuti alle restrizioni, abbiamo anche assistito diversi passeggeri non nostri clienti ma che in quel momento si trovavano in difficoltà.

Di questo sono particolarmente orgoglioso, il mio staff ha ancora fatto la differenza, il contatto umano – che a noi tristemente manca – sarà il punto di forza per la ripartenza.

Abbiamo cancellato tutte le paure che i viaggiatori avevano in quel momento e sono orgoglioso del mio staff.

Spesso le agenzie di viaggio sono considerate un banco informazioni; altri le vedono come attività in via d’estinzione che hanno giorni contati soppiantate dal Web. 

Invece non è così: siamo e saremo quelli che nei momenti critici vi aiuteranno, che vi daranno le informazioni corrette ed oneste, che vi regaleranno sempre un sorriso, vi racconteranno quanto è meraviglioso questo mondo e soprattutto quanto è bello viaggiare.

È innegabile che siamo di fronte ad un momento di discontinuità epocale di cui ancora oggi, ovviamente, non siamo in grado di misurare a pieno la portata ed ignoriamo i nuovi scenari turistici.

Dovremmo essere bravi a interpretare le nuove esigenze, le aspettative di tutti. Siamo uno dei settori più colpiti, ma siamo pronti ad affrontare questa nuova sfida fatta di cambiamenti: l’industria del turismo non si fermerà ed andremo avanti.

Reagiremo con forza e saremo all’altezza delle vostre aspettative, senza mai perdere di vista il nostro ruolo, non smetteremo di realizzare i vostri sogni, di regalare felicità, di farvi vivere nuove esperienze.

Tanti sono i contatti che costantemente in questi giorni sto tenendo sia con le autorità competenti sia con i nostri partner.

In tutti ho constatato la voglia di fare. Daremo tutti il massimo in attesa delle istruzioni da parte dalle autorità competenti.

Non sarà facile, ci saranno vincoli, ci saranno limitazioni, ma faremo il massimo per farvi ripartire appena possibile: è il nostro compito di operatori turistici.

Tornerete a far divertire i vostri bambini, tornerete a scoprire i nuovi posti.

E’ una PROMESSA!

Non dobbiamo mollare, dobbiamo prendere coscienza e tornare ad affrontare la vita con la giusta forza ed equilibrio. 

Anzi, invito tutti a non dimenticare chi è più in difficoltà soprattutto in questo periodo. 

Lo dico da padre oltre che da imprenditore: credo che, oggi più di ieri, sia doveroso per tutti noi aiutare il prossimo, finché si ha ancora la possibilità di farlo.

Perché la forte crisi che colpisce in particolare il mio settore non è un buon motivo per smettere di essere altruisti.

Per questo ho deciso di rinnovare la promessa, già mantenuta l’anno scorso, di regalare un sogno ai bambini della Casa Famiglia. Per vederli giocare al mare anche quest’anno, in vacanza in uno splendido villaggio turistico.

E lo faccio perché ho bisogno di rivedere la gioia sui loro volti. Gli stessi che oggi immagino tristi per colpa della quarantena che anche loro, come noi, patiscono.

Quest’anno tra mille difficoltà farò il possibile, qualora siano presenti tutte le condizioni di sicurezza per non deluderli e regalargli questo sogno.

E di nuovo invito chiunque può a fare lo stesso.

È il DNA di noi napoletani che ce lo impone.

Mi rendo conto che adesso tutto è difficile e sembra che il Mondo ci sia caduto addosso.

Non dobbiamo mollare, dobbiamo prendere coscienza e tornare ad affrontare la vita con la giusta forza ed equilibrio. 

Siamo nelle festività pasquali, con la speranza ma anche con la certezza che presto ci ritroveremo nuovamente vicini al fine di organizzare nuove avventure, auguro a tutti voi ed alle vostre famiglie una Pasqua di vera resurrezione“.

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Attualità

Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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